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Quasi sicuramente in vita vostra vi sarà capitato di vedere qualche immagine realizzata con una lunga esposizione.. Se siete dei fotografi un pò smaliziati sapete già di cosa sto parlando, se invece siete alle prime armi, per intenderci, sono quelle immagini in cui gli oggetti in movimento risultano mossi, mentre rimane nitido tutto ciò che è immobile.
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Queste immagini si realizzano semplicemente mettendo la macchina su un cavalletto e lasciando aperto l’otturatore per il tempo necessario a imprimere il movimento sulla scena.. e questo penso sia chiaro a tutti.. però la domanda sorge spontanea.. quanto lungo deve essere il tempo di esposizione??
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Nel caso in cui però volessimo riprendere il movimento delle nuvole o rendere l’effetto seta sull’acqua, 10 secondi potrebbero non essere sufficienti.. in questo caso infatti avremmo bisogno di almeno 1 minuto o più di esposizione per raggiungere lo scopo.. di sera è facile ottenere tempi così lunghi, ma di giorno, con la luce del sole, si rivela un problema.. infatti ottenere esposizioni così lunghe richiederebbe, per avere una scena ben esposta, un diaframma così chiuso che nessun obiettivo sarebbe in grado di fornirlo..
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Fortunatamente esiste una soluzione che i paesaggisti conoscono molto bene.. il trucco sta nell’utilizzare dei filtri “ND Neutral Density” davanti all’obiettivo.. si tratta di filtri color grigio neutro che abbassano l’esposizione del valore che ci serve.. si chiamano ND (neutral density) e sono disponibili in commercio in varie misure e densità.. in particolar modo le varie densità sono indicate con ND2, ND4, ND8, etc..
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In questa foto ho utilizzato un ND 1.8 64x Haida Su Nikon D750 e Tamron 15/30 f2.8
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con un risultato di 110 secondi in modo da avere sia il cielo che il mare mosso.
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Capito cosa siano i filtri ND vediamo ora quale sia il metodo migliore per usarli e quali accessori siano necessari..
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Partiamo dagli accessori..
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Il treppiede: è l’elemento fondamentale.. servirà a tenere la macchina fotografica immobile durante l’esposizione;
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Il cavo di scatto remoto: ovvero l’accessorio che consente di far scattare l’otturatore senza toccare la macchina fotografica.. questo eliminerà il movimento della macchina dovuto alla pressione del dito sul pulsante di scatto e, selezionando la posa B sulla ghiera dei tempi, vi permetterà di ottenere il tempo di esposizione necessario;
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Il filtro ND: ne abbiamo parlato sopra;
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E ora vediamo come procedere..
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Per prima cosa misuriamo l’esposizione sulla scena.. possiamo farlo sia con un esposimetro esterno oppure facendo uno scatto di prova senza aver montato il filtro.. ricordiamoci di correggere l’esposizione quando avremo innestato il nostro filtro ND;
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Mettiamo la macchina sul treppiede;
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Inquadriamo.. ma facciamolo senza filtro.. con un ND da 10 stop il mirino sarà completamente buio;
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Mettiamo il filtro ND;
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Settiamo la macchina sulla posa B e montiamo il cavo di scatto remoto;
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Scattiamo, cronometrando il tempo di esposizione e interrompendolo rilasciando lo scatto remoto;
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Controlliamo con l’istogramma che l’esposizione sia ok ed eventualmente correggiamolo;
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Ecco il risultato di una esposizione di 280 secondi
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Spero che vi sia stato utile,continuate a seguire il blog che nel prossimo articolo parleremo dei filtri GND,se avete delle domande o volete chiedere qualcosa scrivete un commento
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